Pasta Fresca
L'attività di produzione di pasta fresca si rivela strategica per i ragazzi con autismo, poiché offre loro la possibilità di svolgere un lavoro con caratteristiche riconosciute nella motivazione e nelle attitudini di molti: compiere azioni metodiche e prevedibili che valorizzano la tipica attitudine alla precisione e alla meticolosità, mantenendo alti i livelli di attenzione e creando meccanismi di lavoro di gruppo che favoriscono la comprensione dei ruoli, l’accettazione delle differenze caratteriali, l’autocontrollo e il superamento di situazioni di stress, e lo sviluppo di attività relazionali.
Per potenziare questo comparto sono necessarie attività di formazione specifica e di supporto nei percorsi di lavoro che vadano a migliorare le capacità dei ragazzi che hanno già svolto tale attività e a formarne altri che invece si intendono inserire, sempre affiancati da educatori competenti, realizzando così una vera unità produttiva sostenibile.
Attività lavorative previste per l'inserimento lavorativo
Produzione pasta fresca artigianale e pasta secca
Confezionamento
Distribuzione e commercializzazione
Nello specifico il progetto si propone di:
Costruire un percorso d’inserimento lavorativo rispettoso delle caratteristiche individuali sia per le persone con autismo.
Offrire un ambiente lavorativo protetto in cui si possano acquisire i requisiti fondamentali per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Tutte le fasi del progetto saranno monitorate in itinere con verifica finale; seguirà poi la valutazione degli obiettivi progettuali per ogni persona inserita nel progetto. Sono previsti incontri periodici di supervisione con le figure professionali coinvolte che verificheranno le fasi del percorso d’inserimento lavorativo .
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Verificare con il commercialista con differenza tra aziende e privati. A partire dalle erogazioni liberali effettuate dal 2018 e dichiarate dal 2019, le persone fisiche possono detrarre il 30% degli importi donati fino a un massimo di 30.000,00 euro. In alternativa alla detrazione è prevista una deduzione senza limiti assoluti e con il solo tetto del 10% del reddito complessivo dichiarato. In virtù di altre agevolazioni, se il reddito non fosse sufficiente a consentire la deduzione di tutta l’erogazione la parte di cui non si è fruito, potrà essere portata avanti per le successive 4 annualità.